
Una sobria cerimonia, un momento di confronto inter-generazionale che richiama alla mente l'esperienza dei campus americani, un'occasione per riaffermare il forte legame tra università e sport. Tutto questo è stato racchiuso nell'inaugurazione del campo di calcio a 5 dell'università Mediterranea di Reggio Calabria, avvenuto alla presenza di centinaia di studenti, dipendenti, ricercatori e docenti dell'ateneo. Al taglio del nastro ha proceduto, assieme al rettore Pasquale Catanoso, il presidente del Coni Calabria Mimmo Praticò. Presente anche il direttore generale della Mediterranea, Marcello Zimbone. La festa inaugurale è proseguita con un torneo di calcio a 5 che, per la cronaca, si è conclusa con il successo della squadra degli studenti su quella dei docenti, capaci comunque di difendersi bene nonostante la differenza di età e di passo. Alla fine, premi per tutte le squadre, grazie alla fornitura di medaglie ricordo da parte del Coni, e una targa dedicata al rettore Catanoso, con la quale il presidente Praticò ha voluto sottolineare l’impegno del massimo rappresentate della Mediterranea per rafforzare le relazioni tra ateneo e mondo dello sport, arricchendo anche così l’offerta dei servizi erogati agli studenti.
“La Mediterranea è un punto di riferimento non solo formativo e scientifico-culturale, ma anche socio-sportivo”, ha affermato Praticò. “In questo senso, l’inaugurazione del campo di calcio a 5, all’interno di una università che aveva già dimostrato grande attenzione allo sport, anche attraverso l’apertura di una palestra per gli studenti, è un fatto di enorme significato per noi. Il Coni – ha proseguito il massimo dirigente del Comitato olimpico in Calabria – guarda con particolare interesse all’attività sportiva all’interno del sistema degli atenei. Le attività universitarie spesso si trasformano in occasioni in cui l’agonismo, il fair play, il confronto pacifico e la sana competizione convivono. Il nostro auspicio – ha concluso Mimmo Praticò – è che l’università reggina, che sa di poter sempre contare sul sostegno e la piena collaborazione istituzionale del Coni Calabria, si proietti sempre più verso esperienze di interscambio culturale e sportivo con gli altri Paesi che si affacciano nel Mediterraneo, esaltando il ruolo di formidabile strumento di dialogo e pace che appartiene allo sport”.
Reggio Calabria, 22 giugno 2014

È un bilancio positivo, quello della Giornata nazionale dello Sport che si è svolta anche in Calabria domenica 8 giugno. Una grande manifestazione coincisa quest’anno con le celebrazioni del centenario del Coni. L’importante anniversario ha registrato imponenti manifestazioni nella Capitale dove lo Sport e le attività, di un intero secolo, del comitato olimpico hanno accolto l’acclamazione di istituzioni, atleti e cittadinanza.
Nella nostra regione, come ogni anno, da Catanzaro a Cosenza, da Crotone a Reggio a Vibo Valentia, il mondo dello sport ha voluto sottolineare l’importanza delle azioni rivolte soprattutto all’attività di base, che costituisce il cuore del “mondo Coni”.
Nei capoluoghi e in numerose località delle cinque province ha avuto luogo una grande festa dello sport, che si è tradotta in una moltitudine di attività, di giochi, di competizioni non agonistiche, di iniziative finalizzate a stimolare la curiosità e l’attenzione nei confronti delle diverse discipline.
“La Giornata nazionale dello sport ha rappresentato un’occasione straordinaria per promuovere le attività del Coni e soprattutto per celebrare degnamente il ruolo che lo sport assolve quotidianamente nella nostra comunità”, spiega il presidente del Comitato regionale calabrese Mimmo Praticò, che prosegue: “Lo sport svolge innanzitutto una funzione sociale, perché educa i ragazzi fin dalla più tenera età a vivere assieme agli altri, a rispettare regole e avversari, ma anche ad avere cura di loro stessi attraverso la tutela della salute e l’educazione a un sano stile di vita”.
Questa è una delle fondamentali ragioni del successo della Giornata nazionale dello sport che anche in Calabria ha ottenuto un lusinghiero riscontro in termini di partecipazione e comunicazione.
La festa, oltre alle tradizionali attività in piazza, si è distinta per l’attenzione alle discipline legate ai motori e a quelle di movimento, come spiega il delegato della provincia bruzia, Pino Abate: “Abbiamo deciso di fare una sorta di tuffo nel passato, anche con la rievocazione storica della Coppa Sila e con la partecipazione dei moto e vespa club cittadini. La scelta di diversificare le attività ci ha consentito di celebrare degnamente la Giornata nazionale dello Sport, anche attraverso la presenza in cento piazze diverse di tutta la provincia, dove sono state scattate cento foto simboliche in onore del primo secolo di vita del Coni nazionale”.
“È stata una giornata bellissima, ricca di significati e valori; caratterizzata dalla presenza di quasi tutte le discipline sportive praticate a Crotone e dalla grande qualità delle esibizioni e performance dei nostri tantissimi giovani talenti”, sostiene con soddisfazione Claudio Perri, delegato Coni per la provincia pitagorica.
Pone l’accento sull’elemento della partecipazione anche Antonio Sgromo, delegato provinciale di Catanzaro, che rimarca “la presenza di quasi tutte le federazioni sportive in una giornata che, anche quest’anno come accaduto in precedenza, ha segnato uno straordinario successo nella nostra città. Tra l’altro – aggiunge – merita di essere segnalata anche la partecipazione dell’Aci con la sfilata di auto storiche”.
“È stato uno straordinario momento collettivo, uno di quelli che riconciliano con lo sport ed evidenziano il ruolo fondamentale dell’attività del Coni verso i più giovani – afferma Salvatore Mangone, delegato provinciale di Vibo Valentia - Il nostro auspicio è che, per il futuro, si tenga conto a livello nazionale della necessità di assicurare maggiore autonomia ai livelli territoriali, perché questi ultimi sono la vera ‘cinghia di trasmissione’ del motore dell’attività di base”.
Riscontri positivi anche a Reggio Calabria. Per il delegato provinciale Antonio Laganà “la città dello Stretto ha dato dimostrazione che lo sport è vivo, esiste e rappresenta un fondamentale fattore di sviluppo della realtà sociale. Reggio e la sua provincia vivono un momento estremamente difficile per numerose criticità strutturali, eppure il mondo dello sport ha risposto in massa al richiamo della Giornata nazionale sancendo così un vero e proprio tripudio di colori, di vita, di entusiasmo. Lo sport si alimenta proprio di questo”.

Il Coni Calabria ha un nuovo vicepresidente: si tratta di Fabio Colella, 39 anni, presidente della Federazione italiana vela, Comitato VI zona Calabria-Basilicata. Con questa nomina Colella, già componente della giunta eletta del Coni regionale presieduta da Mimmo Praticò, subentra a Demetrio Albino, chiamato a ricoprire il ruolo di coordinatore didattico-scientifico della Scuola regionale dello sport.
Il neo vicepresidente, sposato e padre di una bambina, nella vita esercita la professione di avvocato specializzato in diritto della navigazione. Per il terzo quadriennio olimpico consecutivo è stato confermato alla guida della FIV interregionale ma assolve anche a importanti compiti presso la federazione nazionale.
"L'incarico che sono stato chiamato a svolgere su proposta del presidente Praticò, cui va la mia gratitudine, si inserisce nell'ambito di un percorso di crescita avviato da quando, primo degli eletti, sono entrato a far parte della giunta regionale del Coni - afferma il vicepresidente -. Il mondo dello sport vive un momento delicato e difficile, sia per ragioni legate alla grave crisi economica in atto, sia per problemi atavici che abbiamo il dovere di contribuire a risolvere. Il Coni Calabria è un ente vitale, nel quale esistono giovani energie positive che vanno valorizzate, ma anche dirigenti di grande esperienza la cui azione è fondamentale e preziosa per tutti noi. Cercheremo di imprimere un ulteriore cambio di passo all'azione di un comitato che, pur con mille difficoltà, deve lavorare per dare risposte a dirigenti, tecnici e atleti, a federazioni e società. Sono convinto che nei tre anni che abbiamo di fronte - conclude Colella - si possa proseguire e portare a compimento il lavoro già avviato".
Da parte sua, il presidente del Coni Calabria Mimmo Praticò rivolge il suo "in bocca al lupo a Fabio Colella, dirigente sportivo che ha già maturato una significativa esperienza all'interno dei nostri organismi e sicuramente darà un contributo costruttivo e di vera crescita all'attività del Comitato. Avviamo così una nuova e, ne sono certo, ancora più positiva fase per il Coni regionale che deve operare sempre tenendo presente l'obiettivo fondamentale di salvaguardare l'interesse supremo dello sport: soprattutto quello di base, che costituisce il vero patrimonio, sociale prima ancora che agonistico, da tutelare per il futuro della nostra comunità".

È fissato per sabato 31 maggio 2014 il termine ultimo per l’iscrizione delle federazioni sportive e discipline associate al “Trofeo Coni”, la manifestazione organizzata in tutte le regioni italiane che ha come obiettivo, tra l’altro, la promozione dello sport di base e la ricerca di nuovi talenti.
Il progetto, voluto dal Coni centrale, è stato presentato nelle scorse settimane alla giunta e al consiglio regionale, che si sono riuniti a Lamezia Terme, e ha già fatto registrare l’adesione a livello nazionale di numerose federazioni e discipline associate.
L’obiettivo di questa grande kermesse, il cui “cartellone” si concluderà entro il 31 luglio prossimo, è rendere nuovamente protagonisti gli organismi di governo dei diversi sport, recuperando il ruolo fondamentale dell’attività di base, autentico motore del mondo Coni, e al tempo stesso tamponare il fenomeno dell’abbandono dello sport diffuso soprattutto tra gli adolescenti.
Come ribadito dal presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò, è molto importante la partecipazione delle federazioni in ambito regionale, perché il “Trofeo Coni”, avviato quest’anno in via sperimentale, consentirà di entrare in un network di qualità, godere di benefici e premialità e usufruire di spazi di comunicazione che altrimenti sarebbe difficile ottenere.

Il presidente del Comitato olimpico regionale esprime profondo dispiacere in relazione alle ultime vicende che hanno riguardato la Tonno Callipo il cui titolo sportivo di serie A1 è stato ceduto a Milano: “Sconfitta per l'intero sistema l’abbandono di realtà di questo calibro”
“Quello a cui abbiamo dovuto assistere in questi ultimi giorni, è quanto di più doloroso si possa verificare per quanti ogni giorno spendono una parte importante del proprio tempo, per tutelare e promuovere i valori più profondi che lo sport è in grado di esprimere”. E’ il commento amaro del presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò, in merito alle ultime vicende che hanno interessato la squadra di pallavolo di Vibo Valentia ‘Tonno Callipo’, il cui titolo sportivo di serie A1 è stato ceduto a Milano.
“Se è vero – prosegue Praticò - che una realtà sportiva costituisce uno straordinario veicolo di promozione e rilancio per il territorio che la ospita, la Tonno Callipo ha rappresentato uno dei più fulgidi esempi in tal senso. Un progetto sportivo, quello creato e portato avanti dall’imprenditore Filippo Callipo, in grado di lasciare un segno profondissimo nella storia dello sport calabrese degli ultimi vent’anni. Un entusiasmo e una passione legati non solo ai brillanti risultati conseguiti sul campo ma, più in generale, ad una vera e propria esperienza collettiva che ha rafforzato una comunità intorno ai pilastri della correttezza, dell’impegno civile della solidarietà, della partecipazione e della crescita sociale. L’epilogo amarissimo - evidenzia il presidente del Coni Calabria – con cui si conclude questa bellissima e importantissima parentesi della pallavolo regionale, non è altro che lo specchio dei nostri tempi. Ai problemi di natura economica e gestionale, infatti, si aggiungono le decennali carenze strutturali con cui il territorio calabrese è costretto a fare i conti. Carenze che implicano, il più delle volte, la necessità per i nostri giovani di svolgere attività sportiva in luoghi e impianti non idonei sostenendo, spesso, costi enormi.
La vicenda della Tonno Callipo rappresenta il caso più emblematico di una condizione generale che riguarda tantissime altre analoghe realtà. Parliamo di un universo di società e associazioni sportive che si trovano costrette a dover chiudere i battenti, in un contesto caratterizzato da sostanziale indifferenza. Quella che si consuma a Vibo Valentia, è l’ennesima, drammatica, dimostrazione che lo sport non può essere abbandonato al suo destino, da parte delle istituzioni, specie in un momento di crisi economica in cui è sempre più difficile trovare qualcuno disposto a investire su un progetto che ha fra le sue componenti basilari la passione. E invece ciò con cui dobbiamo confrontarci, quasi quotidianamente, è un processo di progressivo impoverimento di qualsiasi forma di sostegno o aiuto nei confronti del mondo dello sport. Un mondo – continua Praticò - che ormai va avanti con le proprie forze e grazie alla spinta generosa di quanti credono, a ragione, nella straordinaria capacità di incidere sul tessuto sociale, che ogni attività sportiva è in grado di manifestare. Il Coni Calabria intende ribadire l’impegno di tutte le componenti che agiscono al suo interno, per porre costantemente al centro dell’agenda politico – istituzionale le problematiche che interessano da vicino l’universo sportivo contrastando, al tempo stesso, il preoccupante disinteresse che intorno ad esso da troppo tempo si sta registrando. La voce dello sport si è levata più volte invano. È una sconfitta per tutti, una sconfitta che non possiamo accettare, quella di vedere affossato - conclude il presidente del Comitato olimpico regionale - ciò che è universalmente riconosciuto come una delle colonne portanti di qualsiasi società che si voglia definire civile e moderna”.
l.d.